
Io, mio figlio, e l’espansione universale dei giocattoli
Di recente ho iniziato a perseguire il minimalismo dei giocattoli nella nostra casa, che detto così pare l’utopia di ogni mamma!
Avevo già escogitato un sistema di contenitori più o meno grandi per organizzare il disordine, che sicuramente aiuta molto ma notavo che comunque anche mio figlio nel giocare, somigliava a me quando cerco un paio di calze spaiate nei cassettoni dell’armadio.
Poi è successa una cosa così semplice che mi era invisibile prima, perchè non applicare il metodo del minimalismo (se non l’avete ancora fatto divertitevi a seguire le torture psicologiche della Marie Kondo su Netflix con la sua serie TV di riordino case, si intitola “Tidy Up”) anche all’organizzazione giocattoli di mio figlio?
Il mio primo pensiero fu che non potevo assolutamente liberarmi dei giocattoli senza che mio figlio se ne accorgesse.
Il mio secondo pensiero era, chi se ne frega! Non posso più vivere così. E non voglio questo tipo di vita e ambiente per mio figlio.
Quindi, cos’è il minimalismo dei giocattoli?
Il minimalismo dei giocattoli è molto più che liberarsi dei giocattoli. Si tratta di scegliere l’infanzia che vuoi dare ai tuoi figli.
Quando scegli i giocattoli che conducono allo stile di vita e all’infanzia che desideri per i tuoi figli, è semplice tagliare tutto l’eccesso.
E, soprattutto, non sostituisci ciò di cui ti sei sbarazzato con più spazzatura. Tu e i tuoi figli imparate ad accontentarvi di meno e vi divertite a vedere crescere l’immaginazione.
Per me era importante selezionare con una giusta ragione, per questo avevo bisogno di alcune linee guida di base per aiutarmi a decidere.
Seguendo la visione del tipo di input che volevo avesse mio figlio quando giocava, sono così partita dai giocattoli da tenere, ovviamente i preferiti non potevano essere toccati!
Di contro sarebbe stata vissuta come una punizione e non come un’evoluzione.
GIOCHI CONSERVATI:
- Robot preferiti (2 per ogni tipo e grandezza per permettergli di giocare con amichetti nel caso di visite a casa);
- Auto preferiti ( 2 per ogni tipo e grandezza);
- Pupazzi (animali e persone) il necessario per creare una fattoria, o città o altro set di gioco, nel ns caso siamo arrivati a 5 animali e 5 personaggi;
- costruzioni (eliminato i pezzi ormai spaiati e non più modulabili con altri);
- puzzle e giochi in scatola (tenuti sopratutto per scambiarli con altri giochi con altre mamme);
- Pongo e attrezzatura di manipolazione;
- colori e pennelli, gioco della creazione dei colori;
- binari di legno e trenini annessi (elettrici e non)
- giochi motori (gioco della campana sonora, canestro basket, rete e racchette da ping pong);
- tappeto gioco con disegnata mappa di strade e città che usiamo molto con le varie macchinine, tappeto gioco morbido;
- giocattoli di simulazione (cuoco, dottore, ecc)Poi ci sono i libri per bambini, ma questi meritano un trattamento a parte, diciamo che il loro acquisto è stato selezionato a monte e quindi possediamo solo quelli considerati per me indispensabili, ricordandoci che il libro non invecchia mai, ovvero, che mentre è vero che un testo per bambini di 7 anni non è assimilabile allo stesso per un bimbo di 2 anni, è però vero il contrario, che se di qualità i bambini come gli adulti, apprezzeranno a lungo un testo anche se più cresciuti del target di riferimento.
GIOCHI LASCIATI:
- cose con cui non ha giocato spesso, ne che ha usato giocando con me o altri bambini;
- Peluche;
- Giocattoli spaiati;
- giocattoli danneggiati;
- giocattoli di buste sorpresa, ovetti kinder e affini (ne eravamo sommersi)
- giocattoli che perdevano pezzi (tipo trasformers di bassa qualità che per giocarci dovevi interrompere ogni minuto l’azione per riattaccarne i pezzi);
- finti cellulari e pistole;
COSA ABBIAMO OTTENUTO:
- più spazio per giocare;
- maggiore soddisfazione del bambino nel momento in cui cercava i suoi giochi (è un pò come quando ci alziamo dal letto e abbiamo già il vestito da metterci bello e pronto agganciato all’appendiabiti)
- maggiore continuità nel gioco, meno distrazioni o frustranti tentativi che faceva per usare tutti i giochi disponibili ma che ovviamente non erano tutti efficenti per il gioco che voleva fare;
- ed ultimo ma non meno importante, maggiore velocità di riordino dopo aver giocato;
Ovviamente questo è una chiacchierata con voi su una mia personale esperienza, e se ne avete di vostre attinenti o meno, sarei felice di leggere dei vostri consigli & trucchi per una convivenza pacifica tra l’infinita fantasia dei bambini e lo spazio finito delle case delle mamme 🙂
Grazie per il Testo e immagini ad Elda Marchegiano di BiblioAttack
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