La Casa Natale di Gabriele D’Annunzio ospita in questi giorni fino al 23 Giugno una piccola deliziosa mostra dedicata ai giocattoli e al mondo dell’infazia: Plaisirs & Jeux,a cura di Lucia Arbace e Mariangela De Crecchio.
La piccola esposizione è allestita nella sala a destra subito dopo l’entrata. Costituisce un buon passatempo durante una passeggiata a Pescara Vecchia. Contate 30 minuti di durata al massimo. Ingresso agli adulti 2€ e gratuito per i bambini.
Vi aspetta una selezione ampia e variegata di giocattoli dall’antichità agli anni ’50: un mondo fatto di oggetti in legno, tessuto, carta e illustrazioni ricercate, quando il gioco e i giocattoli erano cosa rara e soprattutto fatta a mano, tesori da custodire con cura, e rappresentavano un momento privilegiato per pochi bambini e famiglie.
L’allestimento della mostra sui giocattoli é organizzato dividendo i giochi in ordine temporale e tematico. Dai più semplici ai più costosi e raffinati: si inizia con trottole e dadi provenienti dalla Grecia Antica fino ad arrivare alla Lanterna Magica e un proiettore degli anni ‘50.
Giochi di società, bambole, passatempi: tutti esprimono insieme l’arte di condividere, occasioni di felicità per gli adulti che offrivano e i bambini che li ricevevano. Alcuni costruiti insieme: il gioco tra artigiano e riciclo come l’esempio del signor Otello Rapini di Lanciano, che costruiva all’epoca i giochi per i bimbi della città a partire da materiale di recupero.
Tante storie, alcune ancora tra noi come il gioco dell’oca, le tombole zoologiche, le bambole di tutti i tipi e corredi.
I giocattoli che ci hanno incantato: un meraviglioso Teatrino in legno con burattini, la Tombola geografica, una primissima edizione del Meccano. Finiscono di completare l’atmosfera: fotografie di bimbi dell’epoca e le cartoline di accompagnamento a questi regali e la stanza finale: una cucina di altri tempi con tavola imbandita con la merenda del tempo: pane, miele, ferratelle tradizionali…
Si esce fuori con un po’ di nostalgia, ma tanta voglia di tornare a casa a giocare: “Mamma torniamo?”
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